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Il Franciacorta Riserva Dosaggio Zero della tenuta biodinamica 1701 è una bollicina abile nell’associare cremosità e freschezza dando origine a un connubio di pregevole armonia. Il progetto 1701 è stato lanciato dai fratelli Silvia e Federico Stefini nel 2011 sulle colline di Cazzago San Martino, nel cuore dell’areale della Franciacorta. L’appellativo 1701 è stato scelto per rendere omaggio all’anno della prima vendemmia di un vino prodotto all’interno dell’appezzamento Brolo, un vigneto cinto da mura risalenti all’XI secolo da cui tra l’altro provengono le uve destinate a questa etichetta. Il Riserva Dosaggio Zero 1701 Franciacorta viene elaborato a partire da una solida base di Chardonnay combinata con un 10% di Pinot Nero. Le viti, allevate a guyot unilaterale all’interno del vigneto Brolo, sono condotte a regime biodinamico e poggiano su suoli profondi di origine morenica, costituiti da depositi limoso-sabbiosi e ricchi di scheletro. Alla raccolta manuale segue la vinificazione in bianco delle uve tramite pressatura soffice e fermentazione alcolica spontanea, per l’80% della massa in vasche di acciaio inox e per il restante 20% in barrique di rovere francese di terzo passaggio. Dopo una breve sosta negli stessi contenitori vinari le masse vengono assemblate e si procede quindi con la rifermentazione in bottiglia secondo il Metodo Classico, con un periodo di almeno 72 mesi di affinamento sui lieviti. Conclusa la sosta sur lie, lo spumante viene sottoposto a sboccatura e conseguente rabbocco con lo stesso vino, senza quindi dosaggio. Il 1701 Franciacorta Riserva Dosaggio Zero è di colore giallo paglierino dai riflessi dorati dall’elegante effervescenza. L’olfatto offre sentori di frutta a polpa gialla, agrumi, fiori bianchi e frutta secca, impreziositi da note minerali e di panetteria. Sorso in equilibrio tra la cremosa sensazione di morbidezza e l’affilata verve fresco-sapida.
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L’Arinto Riserva “Rola-Pipa” Adega do Vulcão è una delle etichette più importanti di questa giovane cantina, che produce vini dal volto tipicamente artigianale nelle lontane isole Azzorre. Si tratta un bianco solare, intenso e fresco, che consente di conoscere la produzione di questo piccolo arcipelago portoghese. È un originale assemblaggio di vitigni autoctoni, in grado di restituire in modo autentico il carattere vulcanico del terroir e di interpretarlo in modo schietto e diretto, grazie a una vinificazione attenta e molto rispettosa dell’alta qualità della materia prima. “Rola-Pipa” Arinto Riserva di Adega do Vulcão è il risultato di un insolito progetto, che è stato creato da una coppia di italiani. Gianni Mancassola e Cinzia Caiazzo si sono a tal punto innamorati delle Azzorre, da dedicarsi in questa terra affascinante alla viticoltura. La tenuta può contare su una decina di ettari, coltivati nel rispetto di un ambiente ancora selvaggio e incontaminato, disperso in mezzo all’oceano Atlantico. La cuvée è realizzata con le uve di Arinto dos Açores,Verdelho, Terrantêz do Pico coltivate nei vigneti della tenuta. Le viti affondano le radici in suoli composti da sabbie vulcaniche ricche di elementi minerali e sono protette dai forti venti dell’oceano Atlantico da muretti di pietre di basalto. Il clima è soleggiato e fresco, ideale per la maturazione delle uve a bacca bianca. Le uve sono raccolte a mano e selezionate in vigna. La fermentazione avviene con utilizzo solo di lieviti indigeni in vasche di cemento a temperatura controllata. Il vino matura per 18 mesi in cemento sui propri lieviti, acquisendo complessità e maggior struttura. Il vino Arinto Riserva “Rola-Pipa”, della cantina portoghese Adega do Vulcão, è un bianco importante, da degustare con piatti di mare saporiti o con carni bianche. Di un bel giallo dorato luminoso e brillante, suggerisce già dall’aspetto il suo carattere ricco e intenso. Il bouquet è connotato da profumi di frutta a polpa gialla matura, pesca, ananas, cenni di frutta tropicale, di scorza d’agrumi canditi, sfumature di fiori di campo, di erbe officinali, zenzero e delicate spezie. Ampio e aromaticamente denso, regala un sorso profondo e molto persistente, attraversato da una scia sapida, che accompagna a un finale fresco, agrumato e balsamico.
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Il Vermentino “Carco” di Antoine Arena è un vino corso che nasce dalla passione di generazioni per il mondo della viticoltura di una famiglia che da anni coltiva le proprie vigne nel nord dell’isola. Terminati i suoi studi a Nizza, Antoine decide di tornare e prendere in mano l’attività di famiglia, diventando in poco tempo un punto di riferimento per il settore. L’idea fondamentale è stata quella di preferire un approccio naturale in vigna e in cantina, limando qualsiasi tipo di sostanza chimica sintetica. Oggi i figli di Antoine, Jean-Baptiste e Antoine-Marie continuano la sua opera, ottenendo anche la certificazione di agricoltura biologica e biodinamica. I terreni dove crescono i vigneti del Vermentino “Carco” di Antoine Arena sono principalmente composti da calcare, il che rende la struttura del prodotto finale di carattere. Il clima risente della brezza proveniente dal vicino Mar Ligure che rende le temperature miti e mai eccessivamente calde o fredde. L’intervento in vigna è ridotto al minimo, preferendo l’uso di sole sostanze naturali, evitando pesticidi o erbicida. Ultimata la vendemmia manuale, si verifica la fermentazione spontanea con lieviti indigeni; affina 12 mesi in botti di legno. Il Vermentino “Carco” di Antoine Arena si presenta nel calice di un giallo paglierino con riflessi brillanti; al naso sprigiona sentori agrumati come di limone e di arancia, sentori di erbe aromatiche della macchia mediterranea e di affumicatura sul finale. In bocca si presenta fresco, di carattere e leggermente sapido sul finale, mix perfetto che invoglia calice dopo calice. In abbinamento è ottimo con piatti a base molluschi e crostacei e pesce azzurro; interessante anche con carni bianche in umido. Prodotto ottimo da condividere in occasione di convivi amichevoli all’insegna della spensieratezza, sorseggiando un vino dalla qualità rara.
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Lo Champagne Brut Nature di Ayala è il volto limpido della purezza, la cuvée realizzata per esaltare la freschezza vibrante di un sorso teso. L’assenza di dosaggio, richiede una severa selezione delle migliori uve, le più mature e ricche di aromi, che provengono da parcelle particolarmente pregiate della tenuta. È una cuvée che unisce l’eleganza raffinata dello Chardonnay, l’austera struttura dl Pinot Noir e la piacevolezza fruttata del Meunier. L’armoniosa delicatezza degli aromi di uve di qualità superiore, sapientemente vinificate nel massimo rispetto della materia prima, consentono di apprezzare la straordinaria eccellenza di un grande pas dosé. Il Brut Nature è uno Champagne Ayala che nasce dalle uve che provengono dalle migliori parcelle del domaine, situate in varie aree della regione della Champagne: Côte des Blancs, Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Aube, Vitry e Côte de Sézanne. Si tratta di una scelta realizzata privilegiando la piena e ricca maturità del frutto, indispensabile per realizzare un grande brut nature. Durante le operazioni di vendemmia, ogni singola vigna è vinificata a parte. I migliori grappoli sono sottoposti a una pressatura soffice e il mosto fiore fermenta in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata. Dopo un affinamento di qualche mese, i vini base vengono assemblati per creare la cuvée definitiva. La seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Champenoise, con una sosta sui lieviti nelle caves della Maison per un periodo minimo di 4 anni. Lo Champagne Brut Nature della Maison Ayala è un’etichetta dedicata agli appassionati alla ricerca di un sorso di nitida essenzialità, preciso e lineare, che non concede nulla a facili piacevolezze. È una bottiglia dal fascino ricercato, ideale da degustare con frutti di mare, pesce crudo, sushi, sashimi, caviale o con una pasta ai ricci di mare. Alla vista si presenta di colore dorato luminoso con riflessi brillanti e un perlage sottile e molto persistente. Il bouquet è raffinato e fine, con profumi di lime, di scorza di agrumi, pompelmo, cedro, sfumature floreali, aromi di mela Granny Smith e di pesca bianca. Il sorso è limpido e salino, con un allungo verticale, che conduce a un finale di grande freschezza minerale.
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Il Vermut Orange rappresenta un vino aromatizzato dall’impronta artigianale, prodotto nel sud-est della Sicilia dall’Azienda Agricola Naturale partendo da una base di uve Moscato. Il progetto Naturale nasce dalla volontà dei fondatori Simone Sabaini e Giusto Occhipinti, nomi ben noti nel mondo dell’enogastronomia sicula, di offrire una linea di vini aromatizzati elaborati attraverso pratiche artigianali impiegando esclusivamente ingredienti di origine biologica. Azienda Agricola Naturale Vermut Orange viene realizzato con sole uve Moscato coltivate seguendo i principi dell’agricoltura biologica su suoli ricchi di calcare, silice, argilla e tufo. Dopo una fase di appassimento in pianta, le uve appena raccolte vengono trasferite in cantina per la fermentazione alcolica condotta dai soli lieviti indigeni e accompagnata da qualche giorno di contatto tra il mosto e le bucce. Durante la fase di macerazione vengono svolte follature e rimontaggi giornalieri manuali al fine di ottenere un’estrazione delicata dei composti più nobili. Successivamente, a seguito di un adeguato periodo di maturazione, il vino viene posto in infusione con botaniche biologiche e quindi addizionato di zucchero e acqua prima dell’imbottigliamento. All’esame visivo l’Orange Vermut dell’Azienda Agricola Naturale si presenta con una tonalità giallo ambrato dalle belle sfumature ramate. Gamma olfattiva di stampo fruttato e floreale nei suoi profumi dolci e aromatici di albicocca disidratata, cedro candito e gelsomino, impreziositi da richiami di miele ed erbe mediterranee. L’assaggio si mostra ricco e avvolgente, con una persistente chiusura fruttata e speziata. Il Vermut Orange è un originale Vermut di Moscato macerato in grado di sorprendere con la sua piacevolissima vena aromatica.
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Il Trento Spumante Magnum Brut è un Blanc de Blancs fresco ed elegante, che ben rappresenta lo stile della Cantina Balter. La tradizione spumantistica trentina ha origini antiche, che Balter interpreta tenendo fede alla consuetudine di famiglia. La Tenuta si trova vicino a Rovereto e si estende su 10 ettari, coltivati a circa 350 metri d’altitudine, perfettamente esposti a mezzogiorno. In queste favorevoli condizioni pedoclimatiche, fresche e soleggiate, lo Chardonnay ha trovato ottime condizioni per esprimersi con grande finezza e regalare basi spumante di alta qualità. Magnum Brut Balter nasce da vigne di Chardonnay coltivate in parte a pergola trentina e parte a guyot. Grazie al clima mite e alle notevoli escursioni termiche, le uve maturano lentamente e arrivano all’epoca della vendemmia con frutto ricco e intenso. La raccolta è leggermente anticipata e dopo la spremitura soffice, il mosto fermenta parte in acciaio e parte in piccole botti di rovere. Dopo una maturazione di 8 mesi, viene creata la cuvée e il successivo periodo di affinamento sui lieviti è di circa 36 mesi. Un periodo che regala allo Chardonnay un giusto grado d’evoluzione verso note mature e aromaticamente espressive. Il Trento Spumante Brut Balter è un Metodo Classico Magnum molto piacevole, ideale da bere come aperitivo o da abbinare ad antipasti o a piatti di pesce delicati. Alla vista si presenta giallo paglierino brillante con riflessi dorati. Il perlage è fine e di bella persistenza. Il bouquet si apre su profumi floreali, note agrumate, aromi di frutta bianca, con sfumature di crosta di pane e frutta secca. Il sorso è raffinato e cremoso, con bell’equilibrio tra frutto maturo e intensa freschezza, sapida e minerale. Un formato Magnum celebrativo per un grande brindisi!
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Il Franciacorta Pas Operé di Bellavista è una delle etichette più prestigiose della famosa cantina di Erbusco. Si tratta di un Metodo Classico realizzato con un’accurata selezione delle migliori uve di Pinot Nero e Chardonnay della tenuta, provenienti da vecchie vigne coltivate nelle parcelle più vocate. Uve di straordinaria intensità e maturità aromatica, che permettono di ottenere una cuvée armoniosa senza il bisogno di alcun dosaggio. Il lunghissimo periodo d’affinamento sui lieviti contribuisce a creare una notevole complessità e ricchezza espressiva. È un Franciacorta dedicato a chi ama la purezza espressiva, l’integrità assoluta nella sua versione più profonda e austera, essenziale e lineare. Il Metodo Classico Pas Operé è un Franciacorta che rientra a pieno titolo tra le etichette più interessanti della denominazione. La cantina Bellavista è uno dei nomi più importanti del territorio. Nata negli anni ’70 dalla passione di Vittorio Moretti, in breve tempo si è imposta come riferimento del territorio, grazie a una produzione indirizzata solo alla qualità assoluta. Oggi l’azienda gestisce complessivamente di circa 200 ettari di vigneto, suddiviso in molti appezzamenti coltivati con Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. Lo stile della cantina è molto classico e punta su cuvée caratterizzate da finezza espressiva, aromi delicati ed eleganti, che sappiano rappresentare al meglio il profilo varietale delle uve e il carattere del terroir franciacortino. Il Pas Operé di Bellavista è un dosaggio zero realizzato con i migliori grappoli selezionati in vigne di una quarantina di parcelle di pregio. Le fermentazioni avvengono per metà della massa in piccole botti di rovere bianco e il resto in vasche d’acciaio inox. I vini base maturano per alcuni mesi prima di essere assemblati nella cuvée definitiva. La seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Classico con una sosta sui lieviti di almeno 72 mesi. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino con luminosi riflessi dorati. Il perlage è molto fine e persistente. Il bouquet è elegante e raffinato, con aromi di agrumi, di frutta gialla matura, cenni esotici, sentori di crosta di pane, sfumature di frutta secca e vaniglia. Il sorso è intenso, complesso, con un allungo deciso e verticale verso un finale secco e persistente, caratterizzato da una vibrante freschezza minerale. Un Franciacorta da intenditori, ideale per una cena importante a base di pesce.
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Il Pinot Noir di Belle Pente è originario dell’Oregon, in particolare della zona ad est di Carlton. La cantina è stata fondata da Jill e Brian O’Donnel, prima produttori di birra, poi dal 1994 anche di vino, scegliendo poi dal 2000 di adottare un regime biologico per la coltivazione della vite, ampliato nel 2005 con la scelta di quello biodinamico, per un vino rispettoso della materia prima. Il nome della cantina “Belle Pente” significa “Bella Collina”, proprio quella bella collina dipinta a olio sull’etichetta con colori sgargianti e fini e uno stile di scrittura corsivo che comunica eleganza. I vitigni del Pinot Nero Belle Pente sono situati a circa 500m sul livello del mare. Posseggono un’ottima esposizione solare a sud/sud-est-ovest che permette al sole di colpire costantemente le uve, regalando una loro piena ed efficiente maturazione. Il clima è di tipo oceanico con estati mitigate dalla brezza proveniente dal mare e inverni umidi con abbondanti piogge e sporadiche nebbie. Il terreno possiede in prevalenza depositi saliferi, interessanti per una struttura piena e potente del vino. Dopo la vendemmia, i grappoli vengono diraspati e inizia la fermentazione con lieviti indigeni; successivamente il mosto viene affinato in legno per 10-18 mesi; il vino viene imbottigliato sfruttando la natura forza di gravità, senza alcuna filtrazione o intervento chimico. Il Pinot Noir di Belle Pente si presenta nel calice di un rosso rubino non eccessivamente intenso; al naso presenta sentori di frutti rossi maturi come ciliegia, lampone e fragola; al palato possiede una potente struttura con presenza di tannini, di freschezza, il tutto integrato e bilanciato. È adatto all’abbinamento con carni rosse alla griglia o selvaggina piumata, sia nei primi che nei secondi piatti, ma anche carni bianche con cottura alla griglia.Ottimo vino da condividere sulla tavola delle feste in famiglia o per ricorrenze informali; interessate anche lasciato in cantina per qualche tempo, per scoprire sentori nascosti in un prodotto che racchiude le bellezze del territorio da cui proviene.
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Il Whisky Single Malt Benriach invecchiato 10 Anni è una delle bottiglie più conosciute del famoso marchio scozzese. Si tratta di un whisky realizzato secondo i modelli classici della regione dello Speyside. Morbido, ricco, fruttato e suadente, conquista per la sua dolcezza fruttata e maltata, impreziosita da sfumature più complesse, derivanti dalle sfaccettature aromatiche di una selezione di legni nobili, realizzata con grande cura e attenzione. Le sue caratteristiche gustative, lo rendono molto piacevole da degustare liscio o con del ghiaccio, ma anche da utilizzare per realizzare eleganti cocktail. Il Single Malt invecchiato 10 Anni è un Whisky di un marchio storico: La Benriach Distillery è dal 1898 che produce whisky di straordinario livello è la sua sede si trova nel luogo in cui sorgeva l’antica fattoria Riach. La sua privilegiata posizione, nel nord della regione dello Speyside, le consente di poter contare su un’acqua leggera e purissima, che proviene da una profonda sorgente che si trova nei pressi della distilleria. Il malto utilizzato è di primissima qualità e tutto il processo di distillazione si svolge sotto la supervisione del Master Blender Rachel Barrie, che segue con minuziosa precisione i protocolli più antichi, ispirati a lavorazioni ancora artigianali. Al termine della fase della distillazione, il whisky, fresco e fragrante, profumato e fruttato, comincia il suo percorso d’invecchiamento, che dura ben 10 anni. La distilleria utilizza tre diversi tipi di legni, che contribuiscono, ciascuno con le sue particolari caratteristiche ad arricchire e rendere più complesso lo spetto aromatico del distillato: botti di Bourbon, botti precedentemente utilizzate per i vini liquorosi di Jerez e botti di rovere vergine. Il Whisky Single Malt invecchiato 10 Anni è l’etichetta perfetta per avvicinarsi al mondo della distilleria Benriach e al suo stile inconfondibile, ispirato alle migliori tradizioni locali. Si presenta con una bellissima veste luminosa di color oro antico brillante. Seduce all’olfatto con un bouquet connotato da aromi ampi e ricchi che ricordano la frutta gialla matura, le morbidezza maltate, la dolcezza del miele d’acacia, la piccola pasticceria, i cenni di scorza d’arancia, le note di vaniglia, dolci spezie orientali, di mandorla, frutta secca, cacao amaro, di legni nobili e una leggera sfumatura tostata. L’ingresso al palato è caratterizzato da una suadente e avvolgente morbidezza, che si traduce in un sorso armonioso dagli aromi ricchi, dolci e intensi, che accompagnano verso un finale appagante e persistente.
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Il “Mocenni Particella 91” di Bindi Sergardi è un rosso ottenuto da una selezione di Cabernet Sauvignon, che racchiude in sè profondità, fascino e tattilità carezzevole. Quando si parla di storia e tradizione nessuna zona è eguagliabile a quella del Chianti Classico, dato che si hanno testimonianze scritte di famiglie nobiliari che già producevano vino di qualità intorno al 1300. A questa ristretta cerchia, che può vantare radici così profonde, si ascrive la famiglia Bindi Sergardi, con la fondazione dell'attività familiare che risale addirittura al 1349 ad opera di Niccoluccio Bindi, e che da allora ha aumentato notevolmente i suoi possedimenti, fino a raggiungere i 1000 attuali di cui 100 vitati. Le vigne, dislocate tra i comuni di Castelnuovo Berardenga, Monteriggioni e Chiusi, sono adibite perlopiù al Sangiovese, inframezzate da parcelle dedicate a Merlot e Cabernet Sauvignon, in modo da poter ottenere sia vini della tradizione che liquidi di stampo moderno ed internazionale. Il rosso “Mocenni Particella 91” è un’espressione di Cabernet Sauvignon in purezza, proveniente da vigne site nella Tenuta Mocenni che poggiano su suoli di Alberese e Galestro. In vigna si presta massima attenzione alla perfetta maturazione delle uve, che vengono selezionate prima di essere portate in cantina. Si procede poi con fermentazione in contenitori di acciaio inox e macerazione di circa 20 giorni a temperatura controllata, seguita da affinamento del liquido in barriques di rovere per circa 24 mesi. Il liquido affina un altro anno in bottiglia prima della messa in commercio. Il Cabernet “Mocenni Particella 91” riempie il calice con la sua veste rubina compatta ed impenetrabile. Naso profondo, rifinito ed al contempo goloso, declinato su note di caffè, di cioccolato, liquirizia e rimandi vegetali tipici del vitigno. All'assaggio il vino è pieno e intenso, perfettamente in armonia tra morbidezza e tannino di grana finissima. Lunga la persistenza, per questo rosso dalle grandi potenzialità evolutive.
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Attraverso il suo stile potente e allo stesso tempo elegante, il Toro ‘Lagarona Tinto’ di Bodegas Piedra è in grado di stupire fin dal primo assaggio. L’appellativo ‘Lagarona’ deriva dall’omonimo appezzamento da cui provengono le uve, che a sua volta prende il nome dal fiume Guareña che scorre vicino. In particolare, la parcella comprende all’incirca 35 ettari di vecchie viti allevate ad alberello in maniera sostenibile. Toro ‘Lagarona Tinto’ Bodegas Piedra viene realizzato a partire da un assemblaggio di Tinta de Toro (75%) e Garnacha (25%). Quando gli acini hanno raggiunto lo stadio ideale di maturazione si procede con la raccolta manuale, seguita da un’attenta selezione delle uve e quindi dall’ammostamento dei grappoli in vasche di acciaio inox dove la fermentazione alcolica si verifica a temperatura controllata con un prolungato contatto tra il mosto e le bucce. La conseguente fermentazione malolattica e l’invecchiamento di 16 mesi hanno entrambi luogo in barrique di rovere francese e sono seguite da ben due anni di ulteriore riposo in bottiglia prima della definitiva uscita sul mercato. Nel calice, il ‘Lagarona Tinto’ Toro della realtà vinicola spagnola Bodegas Piedra esibisce un manto rosso granato intenso. Il panorama olfattivo è descritto da ricchi e invitanti sentori fruttati di ciliegia, mora e susina che si accompagnano a fresche sensazioni balsamiche e morbide note speziate dovute al passaggio in legno. Al palato risulta pieno e avvolgente, intenso e persistente, con una trama tannica vellutata e un epilogo gustoso. Si tratta di un vino rosso di ottima longevità che necessita di abbinamenti strutturati quali secondi piatti a base di carni rosse o selvaggina, arrosto o ancora meglio in umido, condite con spezie ed erbe varie e magari servite con un contorno di patate o purè.
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È sempre un piacere avere a che fare con vini che dipingono in modo fedele l’uva da cui provengono. Borgo del Tiglio con questo bianco ci dà una vivida espressione di ciò che il vitigno Sauvignon è in grado di regalare nel calice. Un profilo armonioso fa emergere infatti profumi di foglia di pomodoro e di erbe aromatiche, accompagnati da un sorso di buon corpo, che appaga la beva con una nota di freschezza. Un Collio DOC Sauvignon Selezione con cui Nicola Manferrari prosegue il proprio percorso produttivo in maniera definita e chiara, regalandoci una bottiglia di altissimo livello per le grandi occasioni. La cantina Borgo del Tiglio realizza questo Selezione Collio DOC partendo dalle uve di Sauvignon, utilizzate in purezza. I grappoli vengono accuratamente censiti durante la fase della vendemmia, così da selezionare solo gli acini giunti al grado di maturazione ottimale, ricchi di sapori e profumi. Una volta giunte nei locali adibiti alla vinificazione, le uve vengono pressate sofficemente e si avvia la fermentazione alcoolica in botti di rovere. Successivamente ha inizio la fase dell’affinamento, che si protrae per 9 mesi in barrique di rovere francese. Questo Sauvignon Selezione firmato Borgo del Tiglio si presenta nel bicchiere con un colore brillante e luminoso di grande vivacità e intensità. L’insieme dei profumi che si sviluppano al naso racconta note intense e variegate, che dal fruttato e dal vegetale si muovono verso tocchi più complessi con sfumature esotiche, minerali e candite. All’assaggio è di corpo avvolgente, delicato, con un sorso in equilibrio, contraddistinto da un gusto fruttato. Un’etichetta che rispecchia fedelmente i sapori del vitigno d’origine esaltandone tutte le migliori caratteristiche.
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Il Riesling Grosses Gewachs “Marienburg” è una delle eccellenze dell’intera produzione della cantina Clemens Busch. Può infatti vantare un origine precisa, all’interno di un terroir che potremmo definire un Grand Cru volendo effettuare un paragone con il sistema di classificazione francese, in cui l’uva Riesling cresce su pendenze davvero eroiche. Un’etichetta dal profilo aristocratico, il cui ventaglio di profumi è principalmente fruttato, mentre al palato si apre una beva fresca e sapida, tipica delle tipologia. Se siete appassionati della Mosella e volete un vino che ve ne racconti i segreti dall’alto della sua qualità, allora il "Marienburg" è la bottiglia che state cercando. Il Riesling Grosses Gewachs “Marienburg” Clemens Busch ha origine dalle uve di Riesling coltivate in uno dei crus più importanti di tutta la Mosella. La dicitura “Grosse Gewachs” indica appunto, nel sistema di classificazione dei vini di questa regione tedesca, i migliori vigneti da cui nascono vini particolarmente espressivi, con eccezionali potenzialità d’invecchiamento. Tra questi brilla il Marienburg, che dà il nome all’etichetta, esposto perfettamente verso sud, i cui terreni, composti da ardesia grigia, hanno una percentuale di ripidità impressionante. In vigna, dove le piante hanno circa 30 anni, si utilizzano preparati biodinamici, programmando gli interventi in base alle forze cosmiche, ad esempio il ciclo lunare, rispettandone l'influsso sulla natura. Il mosto, leggermente ossidato, fermenta in cantina spontaneamente, in grandi botti di rovere. L’affinamento finale ha una durata di 10 mesi ed è svolto in botti dalla capacità di 10 ettolitri. Questo Riesling Grosses Gewachs “Marienburg” targato Clemens Busch si annuncia all’occhio con un colore dorato leggero, dotato di una lucentezza speciale. Il naso è dominato da tocchi di frutta esotica, arricchiti da sfumature erbacee e sbuffi che richiamano una certa sapidità. La bocca è davvero un godimento, con una struttura media che risulta orchestrata interamente su una vena fresca e sapida. Un’etichetta che è una vera e proprio chicca enologica, che può tranquillamente dimenticarsi in cantina per i prossimi sei, sette anni.
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Il Bolgheri Rosso Magnum "Ruit Hora" della cantina Caccia al Piano, è un rosso toscano che nasce nell’area di Bolgheri, nel primo entroterra della Costa degli Etruschi. Si tratta di un taglio bordolese con base Merlot, integrato da Cabernet Sauvignon e Syrah. Nelle soleggiate terre del litorale tirrenico, le varietà internazionali a bacca rossa hanno trovato una seconda casa e si esprimono su alti livelli qualitativi, con un ottimo grado di maturazione e un profilo mediterraneo. Il vino riposa per lungo tempo in barrique, acquisendo un volto morbido, seducente e complesso, con un frutto ricco, generoso e un sorso molto armonioso. Il “Ruit Hora” è Bolgheri Rosso Magnum prodotto a Castagneto Carducci dalla cantina Caccia al Piano, che appartiene del 2003 alla famiglia Berlucchi. La tenuta si trova a ridosso della Via Bolgherese, che corre parallela alla costa, congiungendo i borghi di Castagneto Carducci e Bolgheri. La tenuta si estende complessivamente su una ventina di ettari nella prima fascia collinare dell’entroterra. Contrariamente al resto della Toscana, Bolgheri non è una zona da Sangiovese, che si esprime meglio nel Chianti o nelle aree di Montalcino e Montepulciano. Il clima mediterraneo della Costa Toscana, luminoso, solare e sempre mitigato dalle brezze del mare, è perfetto per portare a piena maturazione i vitigni bordolesi, che hanno anche trovato suoli adatti alle loro esigenze. Qui i vini esprimono note mature, ricche, intense, che li rendono particolarmente piacevoli e morbidi, caldi e solari. Il Magnum "Ruit Hora" Bolgheri Rosso della cantina Caccia al Piano prende il nome dalle Odi Barbare di Giosuè Carducci, proprio per rinsaldare il senso di appartenenza al territorio di Castagneto, patria del famoso poeta toscano. Le fermentazioni delle tre varietà d’uva si svolgono separatamente, seguendo le diverse epoche di maturazione, in serbatoi d’acciaio con macerazione della durata di circa un paio di settimane. Il vino matura per 12-15 mesi in barrique e termina l’affinamento con 6 mesi in bottiglia. Nel calice ha un colore rosso rubino intenso. Il bouquet esprime note di piccoli frutti a bacca scura, note speziate, di erbe aromatiche, sfumature floreali, cenni tostati e boisé. Al palato ha una buona struttura, con un frutto maturo, aromi ricchi, una tessitura tannica fitta ma evoluta. Il finale è equilibrato e armonioso. È perfetto da abbinare a un arrosto di carni rosse, carni alla brace o a una grigliata mista. Niente da aggiungere, dopo l’assaggio di questo Magnum, alle parole di Carducci: “o fior del desiderio, apri i tuoi calici”.
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Il Gran Selezione ‘Vigna Casi’ di Castello di Meleto è un Chianti Classico che ha molto da dire, un'autentica poesia in bottiglia proveniente direttamente dalle colline di Casi. Si tratta di un vino che rappresenta l'essenza stessa di questo territorio, una storia d'amore tra uomo e natura che si riflette in ogni sorso. Le uve Sangiovese di questo Chianti provengono esclusivamente dal vigneto di Casi, catturando tutte le sfumature di questo luogo magico. L'etichetta elegante e raffinata di questo vino racconta la sua storia, invitandovi a scoprire un mondo di emozioni e tradizioni. In questi vigneti, il rispetto per la terra e per il lavoro artigianale si uniscono per dare vita al Chianti Classico Gran Selezione di Castello di Meleto. Qui, le uve Sangiovese vengono raccolte a mano con estrema cura e attenzione, scegliendo solo i grappoli migliori. Dalle prime fasi della vinificazione, con la pigiadiraspatura e la selezione delle uve, fino all'affinamento in botti, ogni passo del processo di produzione è guidato dalla ricerca della massima autenticità. Parte della massa sosta per 27 mesi in botti di rovere di Slavonia da 30 hl, parte in botte di rovere francese da 50 hl e un’ultima piccola parte in tonneaux. La scelta del legno è dettata dalla tipologia di uva, che varia a seconda dei diversi appezzamenti del vigneto Casi, in modo da ottenere un vino di altissima qualità. Con il suo colore rosso rubino intenso e i riflessi tendenti al granato con l'invecchiamento, il Chianti Classico Gran Selezione 'Vigna Casi' vi invita a un viaggio sensoriale unico. I profumi avvolgenti di violetta, ciliegia e frutti di bosco, accompagnati da piacevoli note speziate, vi conquisteranno al primo assaggio. In bocca, la struttura rotonda e vellutata, sostenuta da tannini spessi ma non aggressivi, regalerà una sensazione di grande eleganza e persistenza. Perfetto in abbinamento a primi piatti a base di ragù di carne e selvaggina, questo vino si presta anche ad essere accompagnato da formaggi stagionati tipici della tradizione gastronomica toscana.
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Nel cuore della sottozona Meleto, il vigneto Trebbio rivela la sua bellezza senza tempo creando un capolavoro come il Chianti Classico Gran Selezione ‘Vigna trebbio’. Qui, le viti di Sangiovese, Ciliegiolo e Colorino si ergono con fierezza, intrecciando le loro radici con la storia millenaria di Castello di Meleto. Questo vigneto, un vero e proprio CRU, è il risultato della passione e della cura dei viticoltori che hanno voluto preservare la ricca biodiversità delle varietà minori, donando al Chianti Classico una nuova dimensione di gusto e complessità. L'etichetta del 'Vigna Trebbio' non è solo un simbolo di eccellenza, ma anche un omaggio alla tradizione e alla natura generosa che caratterizza questa terra. Nei filari del vigneto Trebbio, la magia prende vita con il Chianti Classico Gran Selezione del Castello di Meleto. Qui, ogni grappolo d'uva è una promessa di autenticità e qualità, selezionato con cura e amore dai vignaioli di Castello di Meleto. Dalla pigiadiraspatura alla fermentazione a temperatura controllata, ogni fase del processo di produzione è un tributo alla tradizione e alla perfezione artigianale. Dopo la fermentazione alcolica, il vino rimane a contatto con le bucce per circa 15-20 giorni, a cui seguirà una svinatura in vasche di cemento per facilitare la decantazione e dove inizierà poi la fermentazione. A seguito, infine, di una lenta maturazione di 27 mesi in botti di rovere francese da 50 hl, il vino mostra la sua vera essenza, pronta a conquistare i palati più raffinati con i suoi aromi intensi e il suo gusto inconfondibile. Degustare il Chianti Classico Gran Selezione 'Vigna Trebbio' è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Il suo colore porpora brillante, con riflessi granati che si intensificano con l'invecchiamento, incanta e preannuncia un’emozione che stupirà. Gli aromi avvolgenti di frutta rossa matura, marasca, gesso e erbe aromatiche catturano l'olfatto, mentre in bocca si rivelano con una pienezza e una freschezza sorprendenti. Si tratta di un vino che, se abbinato alle giuste pietanze, come della carne di buona grassezza o dei formaggi stagionati, sprigiona tutto il suo sapore, diventando una vera e propria opera d’arte, pronta a regalarvi momenti di puro piacere e soddisfazione.
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Lo Champagne Blanc de Blancs di Charles Legend è originario della zona meridionale della regione della Champagne, nello specifico della Côte de Bar, territorio vocato alla coltivazione del Pinot Noir, che qui sprigiona la sua massima potenza, e dello Chardonnay. Il vetro delle bottiglie della cantina viene soffiato in Italia; il loro design è essenziale ed elegante, caratteristica che rispecchia pienamente la qualità dello Champagne contenuto. Il loro packaging è prodotto in modo responsabile, perché interamente riciclabile. Le vigne del Blanc de Blancs Brut Charles Legend vengono trattate preferendo prodotti fitosanitari (preparati atti alla protezione dei vegetali da organismi nocivi), al fine di poter attuare un trattamento biologico della materia prima. Le uve sono coltivate su un terreno dove sono presenti pendici risalenti al periodo giurassico, terreno caratterizzato da substrati rocciosi e calcarei. Per donare maggior corpo allo Chardonnay in purezza, questo viene invecchiato per due anni in botti di rovere francese, pratica che conferisce al mosto un leggero ed elegante finale legnoso; viene effettuata una vinificazione delicata con riposo a temperatura controllata in acciaio grazie alla bassa acidità delle uve raccolte a massima maturità. Ridotta l’aggiunta di solfiti. Il Blanc de Blancs Champagne Brut di Charles Legend si presenta di un giallo tenue con interessanti riflessi dorati che spiccano nel bicchiere; il naso è attirato dal profumo di fiori bianchi come il biancospino, ma allo stesso tempo dalla fragranza delle fragole e degli agrumi, mentre l’affinamento in botte dona un finale sentore di sottobosco. La bocca è inondata dai delicati sentori di mela e prugna. È ottimo in abbinamento con carpacci di carne, pesce, verdure di stagione, ma è compagno fedele anche per dolci al cucchiaio. Un interessante Champagne che dà la possibilità di conoscere un prodotto frutto della passione e dell’audacia di tre giovani ragazzi, che vogliono provare a dare un nuovo volto allo Champagne, rispettando la tradizione e la vocazione di un territorio storicamente incomparabile.
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Il Pernand-Vergelesses Blanc del Domaine Clos du Moulin aux Moines nasce in un terroir di grande pregio, situato a nord di Beaune, nei pressi di Aloxe-Corton e Savigny-lès-Beaune. All’interno del territorio comunale dell’Appellation sono presenti 8 Climat classificati Premier Cru e i celebri Grand Cru di Corton, Corton-Charlemagne, Charlemagne. La superficie vitata è distribuita in modo equo tra Pinot Noir e Chardonnay, che in quest’area si esprime con notevole ricchezza e complessità aromatica, donando bianchi di grande fascino, struttura e longevità. Il Blanc Pernand-Vergelesses del Domaine Clos du Moulin aux Moines è un’interessante etichetta di questa tenuta, che possiede una quindicina di ettari di vigneti in Côte d’Or. Situato sui primi rilievi che salgono verso le alture della Côte de Beaune, il vigneto di Pernand-Vergelesses si distende alla confluenza di due valli, a un’altitudine compresa tra i 250 e i 300 metri sul livello del mare, con un’esposizione prevalentemente rivolta a est e sud-est. Nella fascia di media collina, i terreni sono di natura calcarea ricchi di ciottoli, molto adatti al Pinot Noir, lo Chardonnay, invece, viene coltivato nella parte più alta dei rilievi, su suoli di marne calcaree. Al termine della raccolta manuale, con selezione in vigna dei migliori grappoli, le uve sono ulteriormente controllate sui tavoli di cernita prima della vinificazione. Alla pressatura soffice segue una fermentazione avviata in modo spontaneo, con utilizzo di soli lieviti indigeni. Prima dell’imbottigliamento, il vino riposa per 12-18 mesi in barrique di rovere francese. Il Pernand-Vergelesses Blanc del Domaine Clos du Moulin aux Moines è una splendida versione di Chardonnay, adatta a chi ama la densità di un frutto polposo e maturo. Alla vista si presenta di un colore giallo intenso e luminoso con brillanti riflessi dorati. All’olfatto si apre su profumi di fiori bianchi, note di scorza di limone, fragranze d’agrumi, aromi di frutta gialla, cenni mielati, di crema pasticcera, delicate spezie, mandorla e di frutta secca. Ampio e complesso, ha un sorso lungo e appagante, armonioso e morbido, ben equilibrato da un finale fresco e sapido.
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Il Derrumbes Mezcal “Oaxaca” è la tipica e caratteristica espressione di questa affascinante regione, che si trova nella parte meridionale del Paese. Fedele alle migliori tradizioni del territorio, porta nel bicchiere l’antico savoir-faire dei maestri distillatori locali, che utilizzano ancora oggi metodi di produzione artigianali e varietà di agave autoctona da sempre presenti in queste terre. Un approccio che consente di mettere in luce le specificità di quest’area e di far conoscere agli appassionati più attenti aromi e profumi del tutto particolari. La finezza e ricchezza aromatica di questo Mezcal, consigliano di degustarlo liscio o con del ghiaccio. Il Mezcal “Oaxaca” Derrumbes è nato per mettere in risalto il carattere unico del distillato prodotto nella regione di Santiago Matatlan, situata all’interno dello stato di Oaxaca. Alla base della sua produzione ci sono due pregiate varietà di agave, che nascono in modo spontaneo in queste terre: Espadín (Angustifolia Haw) e Tobala. Il maestro Javier Mateo, proveniente da una famiglia che da tre generazioni coltiva agave e produce Mezcal in queste terre, si occupa di tutto il processo produttivo, seguendo le più antiche consuetudini locali. Dopo il taglio delle piante adulte, il cuore dell’agave viene fatto cuocere in un forno sotterraneo in pietra, alimentato con legna di quercia nera. La fermentazione si svolge in tini di legno da 1.500 litri con l’aggiunta di pulque. Al termine della distillazione, che avviene in un classico alambicco di rame, il Mezcal si affina per 60 giorni in bottiglia. “Oaxaca” Derrumbes è una versione di Mezcal adatta a chi predilige un sorso ampio e appagante, intenso e complesso. Si presenta nel bicchiere assolutamente trasparente e cristallino. Luminoso e limpido, regala profumi agrumati di scorza di limone, sfumature di fiori bianchi, note di uva passa, cenni speziati di pepe nero, ricordi balsamici di aghi di pino e resina. Al palato è soave e avvolgente con un sorso piacevolmente appagante, ricco e sfaccettato, dominato da sensazioni agrumate, fruttate e speziate. Il finale lungo, persistente e leggermente affumicato.
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Domaine Houillon Rouge ‘Canne’ rappresenta un’etichetta dallo stile elegante e succoso realizzata nella zona di Vaucluse, nel Rodano Meridionale, dai coniugi Aurélien e Charlotte Houillon. Aurélien può vantare una lunga esperienza come socio del Domaine Pierre Overnoy, rinomato produttore artigianale della regione vinicola di Jura. Nel 2017, assieme alla moglie Charlotte, il vigneron ha individuato una tenuta nel comune di Faucon, ai piedi del Mont Ventoux, dove oggi gestisce 9 ettari di vigneti circondati da boschi. Il Rouge ‘Canne’ Domaine Houillon viene prodotto tramite un assemblaggio di Grenache Noir (70%) e Syrah (30%), varietà allevate in accordo ai principi dell’agricoltura biodinamica su terreni argilloso-calcarei, caratterizzati da minore presenza di sabbia. Alla vendemmia manuale segue la totale diraspatura delle uve, che vengono quindi vinificate con fermentazione alcolica spontanea e ben 10 settimane di macerazione sulle bucce. La maturazione di diversi mesi ha luogo esclusivamente in vasche di acciaio inox e il vino viene infine imbottigliato senza subire alcuna operazione di chiarifica o filtrazione e senza aggiunte di solforosa. Inoltre, durante la vinificazione è escluso il ricorso a enzimi e coadiuvanti enologici mentre i travasi e gli spostamenti avvengono per gravità, senza quindi stressare il vino. Nel calice, il ‘Canne’ Rouge di Domaine Houillon rivela una bella veste rosso rubino luminoso. Il ventaglio aromatico si apre su profumi fruttati di ciliegie in confettura e frutti di bosco, presto raggiunti da suadenti percezioni floreali e cenni di spezie dolci. Succoso e intenso il gusto, dotato di una trama tannica fine e ben integrata che accompagna il finale molto persistente sulle sensazioni avvertite all’olfatto. Nonostante risulti molto godibile già in gioventù, questo vino rosso può soltanto migliorare con qualche ulteriore anno di invecchiamento.
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L’Albana di Romagna Passito “Scaccomatto” è il capolavoro della Fattoria Zerbina e rappresenta una delle migliori espressioni di Albana di tutta la Romagna. È frutto delle dolci colline che collegano Faenza alla Toscana, ma anche di un approccio innovativo che prevede la muffa nobile in pianta e la vendemmia scalare in stile Sauternes. Le uve di Albana che danno origine allo “Scaccomatto” crescono su circa 3500 piante allevate a guyot, con una resa bassisssima di 10 quintali per ettaro. Le uve,attaccate dalla botrite vengono raccolte da metà ottobre fino a metà dicembre, poi vinificate in acciaio, dove parte del vino rimane in affinamento per circa un anno. Parte del vino matura in barrique di rovere francese per alcuni mesi, arricchendosi di aromi. Un ulteriore riposo in bottiglia di almeno 12 mesi permette all’Albana Passito di raggiungere la sua piena maturazione, presentandosi poi col suo ricco ventaglio di aromi e profumi. Lo “Scaccomatto” accende il calice di un affascinamente colore dorato, sprigionando sentori affascianti di agrumi canditi e spezie orientali, ma anche confettura di albicocche, miele, arancia candita e lievissime note di rosmarino. In bocca si rivela morbido e armonioso, sorretto da un’ottima freschezza e da ricordi minerali e sapidi nel lunghissimo finale. Un vino dolce, di grande carattere e longevità, capolavoro della terra di Romagna, tra i più eleganti vini passiti italiani.
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Il Single Malt “Lasanta” è un Whisky Sherry Cask Finish di altissima qualità. Non potrebbe essere altrimenti considerando la rigidità con cui Glenmorangie realizza le proprie etichette: basti pensare che solamente un terzo di ciò che è distillato viene portato a maturazione, proprio per rispettare gli altissimi standard qualitativi ricercati in ogni prodotto. Ci troviamo quindi di fronte a una bottiglia in cui profumi e aromi tracciano un profilo aromatico complesso ma sempre armonioso, aprendo la strada a un sorso rotondo e seducente, dal sapore leggermente dolce. Il “Lasanta” 12 Anni è un Whisky Single Malt Sherry Cask che ha origine, come tutti i prodotti firmati dalla distilleria Glenmorangie, da un’accuratissima selezione delle materie prime. L’acqua utilizzata durante la distillazione proviene dalle vicine sorgenti Tarlogie, e viene campionata due volte alla settimana per verificarne la qualità; allo stesso modo l’orzo viene scelto con rigore e attenzione estrema. La fase di distillazione si avvale dei cosiddetti alambicchi a “collo di giraffa”, così soprannominati per la forma e per l’altezza che supera i 5 metri, facendone dunque gli alambicchi più alti di tutta la Scozia. Al termine del processo di lavorazione il Whisky rimane a maturare per 12 anni, di cui 9 vengono trascorsi in botti di rovere americano che contenevano Bourbon e 3 in botti di origine spagnola, dove veniva fatto affinare lo Sherry Oloroso. Questo Whisky Single Malt Sherry Cask Finish “Lasanta” 12 Anni si annuncia nel calice con un colore giallo dorato, intenso e concentrato. Il naso è invaso da sentori dolciastri e calorosi, dove si ritrovano sensazioni che riportano alla cera d’api e al caramello, con tocchi anche di cioccolato. All’assaggio è di corpo pieno e rotondo, fasciante al palato, con un sorso che scorre con un perfetto equilibrio gusto-olfattivo, evidenziando però in aggiunta un sapore speziato sul finale. Glenmorangie, distilleria che affonda le radici a Tain nelle Highland scozzesi, conferma il proprio blasone e la propria nomea con un’etichetta di assoluta qualità.
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Lo Spumante Metodo Classico Extra Brut Riserva “1919” di Kettmeir rappresenta la punta di diamante della gamma della famosa cantina altoatesina di Caldaro. È un Millesimato realizzato con grande cura, con una selezione delle migliori uve della tenuta. Lo Chardonnay regala l’eleganza floreale e fruttata e il Pinot Nero la struttura e la profondità gustativa. L’utilizzo parziale del legno per i vini base e il lunghissimo affinamento sui lieviti, donano alla cuvée una straordinaria ricchezza aromatica e raffinate note evolutive. È un’etichetta importante, da degustare in una serata speciale. Il Metodo Classico Extra Brut Riserva “1919” nasce in una cantina storica dell’Alto Adige. Dai primi decenni del ‘900, Kettmeir coltiva la vite e produce vini di qualità nella zona di Caldaro. Oggi gestisce una cinquantina di ettari ed è uno dei nomi più importanti della spumantistica della regione. Le vigne di Chardonnay e Pinot Nero sono coltivate nella zona collinare dell’Oltradige e della Bassa Atesina, a un’altitudine compresa tra i 400 e i 700 metri sul livello del mare. I terreni di matrice prevalentemente calcarea, con presenza d’argilla e il clima fresco e ventilato, si sono rivelati perfetti per ottenere delle ottime basi spumante. Al termine della vendemmia, i grappoli sono sottoposti a criomacerazione per una notte e poi pressati in modo soffice. La vinificazione avviene separatamente per le due varietà. Un 20% dello Chardonnay matura in barrique, mentre il resto e il Pinot Nero in vasche d’acciaio. Dopo la creazione dell’assemblaggio, si procede alla seconda fermentazione in bottiglia secondo il Metodo Classico, con una sosta sui lieviti di 60 mesi prima del dégorgement. L’Extra Brut Riserva “1919” di Kettmeir è un’etichetta dedicata a chi ama i Millesimati maturi ed evoluti, particolarmente adatti a essere degustati a tavola a tutto pasto con menù importanti. È uno spumante che si abbina molto bene a pesci dalle preparazioni saporite o con carni bianche delicate. Il colore è giallo paglierino con luminosi riflessi dorati, attraversato da un perlage molto delicato e continuo. Il bouquet è elegante e fine, ricorda i profumi di scorza d’agrumi candita, di frutta gialla matura, cenni di pasticceria, frutta secca e delicate sfumature speziate. Il sorso è cremoso, con aromi maturi e complessi, un finale lungo e molto fresco. Tutto il fascino di un grande Metodo Classico di montagna!
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Attraverso il suo stile fresco e raffinato, il Bouzeron della giovane cantina borgognona La Chaume des Lies saprà conquistare anche i palati più esigenti. Il Bouzeron è una denominazione della Côte Chalonnaise, sotto-regione della Borgogna, che prende il nome dall’omonimo villaggio distante appena 10 minuti di auto dal celebre comune di Chassagne-Montrachet. Istituita nel 1998, questa Appellation d’Origine Controllée è riservata esclusivamente al vitigno Aligoté, uva che con questo fazzoletto di terra, esteso su appena poco più di 50 ettari complessivi, ha dimostrato un’intesa eccezionale. La Chaume des Lies Bouzeron deriva da sole uve Aligoté cresciute nel rispetto dei principi dell’agricoltura biologica e della biodinamica su terreni costituiti da marne calcaree, collocati a un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare. Alla raccolta manuale delle uve segue la vinificazione in bianco tramite pressatura soffice e fermentazione alcolica spontanea svolta dai soli lieviti indigeni. Il conseguente invecchiamento di circa un anno si realizza in botti di legno e il vino viene infine imbottigliato senza subire operazioni di chiarifica o filtrazione. All’esame visivo il Bouzeron di La Chaume des Lies esibisce una colorazione giallo paglierino intenso dalle sfumature brillanti. Il corredo aromatico è una perfetta sintesi tra freschi sentori di mela verde ed erbe balsamiche e dolci sensazioni di burro, crema pasticciera, mandorla e fiori bianchi. Il tutto sorretto da un timbro minerale deciso. Bilanciato e piacevolmente secco il gusto, con un sviluppo dinamico, fresco e minerale che poggia su un epilogo di sublime piacevolezza. Un Aligoté borgognone che si configura come un jolly a tavola, potendo accompagnare con successo un’ampia gamma di pietanze, sia di mare sia di terra.
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Il Whiskey Irish Blended del giovane progetto Lost Irish è un irish whiskey dallo stile contemporaneo e originale, frutto dell’unione di 3 differenti stili e 7 diverse botti che rappresentano i 6 principali continenti. Il progetto Lost Irish è stato partorito nel 2021 dopo anni di esplorazioni da parte degli amici di infanzia irlandesi Tim Herlihy e Neil Sands, il primo esperto del mondo dell’irish whiskey mentre il secondo specialista nell’ambito dell’imprenditoria creativa. Inizialmente, il whiskey di Lost Irish fu lanciato unicamente sul mercato statunitense in quanto Tim viveva a New York e, assieme a Neil, intendeva mostrare al mondo dei bartender e degli appassionati del settore una prospettiva accurata sulla loro terra natale. Visto il notevole successo riscosso, in breve tempo il progetto è sbarcato anche in Irlanda e nel resto d’Europa. Il Blended Irish Whiskey di Lost Irish nasce dalla combinazione dei 3 principali stili di whiskey irlandese, vale a dire Pot Still whiskey, Malt whiskey e Grain whiskey. In particolare, lo stile Pot Still è in grado di donare sensazioni cremose e speziate mentre i Malt e Grain whiskey sono noti per il loro carattere rispettivamente fruttato e dolce. Il processo di distillazione prevede poi una tripla distillazione, allo scopo di esaltare la morbidezza del distillato. La successiva fase di invecchiamento si avvale dell’impiego di diverse tipologie di botti di legno provenienti dai 6 maggiori continenti: botti sudafricane ex-brandy, botti di rovere giapponese Mizunara, botti di rovere europeo ex-sherry, botti australiane Tawny, botti colombiane ex-rum, botti di rovere statunitense ex-bourbon e botti dai Caraibi ex-rum. Il colore dell’Irish Whiskey Blended Lost Irish è ambrato intenso. Al naso emergono intensi ed evocativi profumi di frutta matura, legni pregiati, frutta secca e spezie dolci. Morbido e ricco l’assaggio, caratterizzato da un avvolgente finale di lunga persistenza fruttata.
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Moon Import introduce il Rum Dominican Republic ‘Remember’, un distillato ricco di sensazioni tostate invecchiato in botti di rovere precedentemente impiegate per la maturazione dello sherry, del whisky o del brandy. Proprio la fase di maturazione incide molto sul colore del rum, fortemente influenzato dalla durata della sosta in botti di rovere ma anche dal fatto che la botte abbia contenuto in precedenza un altro distillato. Ad esempio, le botti che sono state impiegate per lo sherry hanno in parte assorbito i pigmenti bruni di questo vino liquoroso, pigmenti che saranno in seguito ceduti in una certa misura al rum. Il Rum Dominican Republic Moon Import ‘Remember’ deriva da piante di canna da zucchero coltivate nella Repubblica Dominicana. Quando le piante sono mature si procede al taglio e alla conseguente spremitura, con il succo che viene fermentato per qualche giorno. Il successivo processo di distillazione si realizza in una combinazione di alambicchi continui Patent Still e alambicchi discontinui Pot Still e il distillato viene quindi trasferito in Scozia dove invecchia per un lungo periodo in botti di rovere precedentemente impiegate per l’affinamento dello sherry, del whisky o del brandy. La scelta di invecchiare il rum in Scozia si deve alle particolari condizioni climatiche del Paese, che creano un ambiente ideale per l’ottimale evoluzione sensoriale del rum, nonché alla lunga e consolidata tradizione del popolo scozzese, il più esperto nell’arte della maturazione dei distillati. Al termine dell’invecchiamento il rum viene infine imbottigliato e commercializzato sotto il marchio Moon Import. Il Dominican Republic Rum ‘Remember’ di Moon Import è di colore ambrato intenso. Al naso si avvertono sentori affumicati di vaniglia e tabacco biondo che sono alleggeriti da note di pepe e scorza di lime. Al palato risulta morbido, caldo e avvolgente, dalle persistenti sensazioni di nocciola e mandorla tostata.
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L’Amarone Riserva di Musella rappresenta un perfetto esempio di agricoltura biodinamica nel cuore della Valpolicella. È infatti il risultato di un'attenzione e una scelta precisa della famiglia Pasqua, che gestisce la grande tenuta all'interno di una corte rurale sottoposta a restauro conservativo, dove vengono accolti anche i turisti in un ambiente da favola agreste. I terreni coprono una superficie di 400 ettari, che formano un microsistema integrato di prati, boschi e colture in cui si inseriscono anche i vigneti, motore e storia della cantina, gestiti abbracciando la filosofia biodinamica con certificazione Demeter. Uno degli scopi di Musella è di legare di nuovo la qualità dei vini all'autenticità del territorio della Valpolicella, al di là della pura logica di un gusto che, di anno in anno, ha spesso inseguito più il mercato. Musella Amarone Riserva è formato per il 70% da uve Corvina e Corvinone, per il 20% da Rondinella e per il restante 10% da Oseleta. Le viti appartengono a vigneti differenti, dislocati in zone diverse all'interno della tenuta: si hanno quindi terreni calcarei con argilla rossa ferrosa all'interno de Il Perlar e Palazzina, suoli di medio impasto caratterizzati da argilla e tufo nel Monte del Drago. La vendemmia si svolge tra fine agosto e metà settembre, i grappoli vengono selezionati e raccolti in ceste, per poi essere disposti in una stanza adeguatamente ventilata per il processo di appassimento di 4 mesi, finchè le uve non abbiano perso il 35% del loro peso. A gennaio si passa quindi alla pigiatura soffice e alla fermentazione a bassa temperatura, con una lunga macerazione. I 24 mesi di affinamento in legno sono seguiti da minimo altri 12 in bottiglia. Amarone Riserva Musella si rende ambasciatore delle sfumature che un Amarone può avere nella stessa bottiglia. Nel bicchiere appare di un lucente rosso granato, molto intenso e fitto. Al naso arrivano aromi molto avvolgenti e perturbanti: si va da marasche e ciliege sotto spirito fino alle spezie orientali, passando però per sentori vegetali ma non verdi, più legati alla corteccia degli alberi (quasi un diretto rimando ai boschi che circondano i vigneti Musella). In fondo si percepisce anche un ricordo di sottobosco, di humus. In bocca è appagante e largo, spicca la setosità come se fosse velluto che scivola ai lati della lingua. È avvolgente e morbido, perfettamente bilanciato con una trama tannica fitta e consistente. Perchè non provarlo anche con del cioccolato fondente di ottima qualità?
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Il Gin “Kozue” Nakano BC è un’etichetta di questo importante marchio del Sol Levante specializzato nella produzione di distillati, fermentati e liquori, in particolare di Shōchū, Sake e di Umeshu. Il Gin s’inserisce nella moderna tendenza mondiale, di realizzare delle versioni di questo celebre distillato caratterizzate da una precisa connotazione territoriale, cercando di utilizzare ingredienti in grado di esprimere gli aromi autentici del luogo di provenienza. È nata così una bottiglia dedicata agli appassionati, che desiderano conoscere nuove sfaccettature aromatiche e i sapori classici dell’Oriente. “Kozue” Gin è il frutto dell’esperienza di un’importante Brewing Company giapponese. Nakano BC è nata nel secondo dopoguerra e si è ben presto specializzata nella produzione di Shōchū di particolare qualità. Una scelta che le ha permesso di distinguersi in distillazioni particolarmente accurate e realizzate con estrema cura. La gamma dei prodotti si è in seguito ampliata con etichette di Sake e di Umeshu, un liquore tipico a base di Ume, una varietà autoctona di prugne. Il progressivo sviluppo, ha condotto l’azienda verso un processo di internazionalizzazione, che ha ampliato l’orizzonte della produzione verso i più famosi distillati. È nato così il desiderio di misurarsi con la tradizione nord-europea del Gin, cercando di interpretare il distillato in chiave territoriale. La preparazione del Gin, infatti, si basa su una serie di botaniche locali come il pino ombrello giapponese, la scorza di limone, il ginepro, la scorza di mandarino Unshu e il pepe Sansho. La distillazione, realizzata con attenzione maniacale, consente di ottenere un Gin di eccellente finezza espressiva, intenso e profumato. Il Gin “Kozue” Nakano BC è una classica versione del famoso distillato declinato in chiave giapponese. I suoi aromi, infatti, riportano subito alle atmosfere raffinate e affascinanti del Sol Levante. Nel bicchiere si presenta assolutamente cristallino e trasparente con riflessi luminosi e brillanti. Il profilo olfattivo è di notevole finezza, con profumi balsamici di aghi di pino marittimo, erbe officinali e fragranti bacche di ginepro, aromi si scorza d’agrumi, di lime e Yuzu, sfumature speziate e delicatamente piccanti di Sansho. L’ingresso al palato è suadente, limpido e avvolgente, con aromi delicati ed eleganti, che accompagnano a un finale armonioso, fresco e persistente.
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Il Gin London Dry Naturae è una versione italiana del modello più classico e tradizionale del distillato, rivisitano nel segno della purezza naturale. In linea con la filosofia green dei nostri tempi, sposata con autentica convinzione, il Gin propone una straordinaria immediatezza espressiva, con una freschezza fruttata, agrumata e balsamica che conquista da subito. Questa filosofia si esprime in precise scelte produttive. La base alcolica è certificata Bio, il packaging è plastic-free, le bottiglie sono in vetro riciclato, così come è riciclabile l’etichetta. È un Gin ecocompatibile, che sostiene anche attivamente un progetto ambientale. Una parte del ricavato delle vendite sarà devoluto a Treedom, che contribuisce alla riforestazione e al sostegno di iniziative umanitarie. London Dry Naturae Gin è la creazione di due giovani appassionati del celebre distillato del nord Europa, che hanno voluto mettere a frutto le loro competenze e la profonda conoscenza del mondo vegetale e delle erbe. Alla base di tutto il processo produttivo c’è un lungo e minuzioso lavoro di ricerca, per scegliere gli ingredienti adatti a donare al Gin quelle note di freschezza e fragranza fruttata che lo contraddistinguono in modo particolare. Sono state selezionate botaniche di alta qualità, tra cui: arancia, bergamotto, mela, rosa canina, semi di coriandolo, pepe cubebe e bacche di ginepro. Le estrazioni sono molto delicate, con lunghe infusioni e macerazioni, per favorire la completa cessione dei principi aromatici. Il processo di distillazione è condotto con grande cura in small Batches, in modo da poter controllare e supervisionare ogni fase con estrema attenzione alla qualità. Il Gin London Dry Naturae è l’espressione della ricerca di un distillato in grado di trasferire nel bicchiere l’armonia con la natura e il perfetto equilibrio tra le botaniche, frutto di un sapiente e appassionato lavoro artigianale. Nel bicchiere si presenta limpido, luminoso e perfettamente trasparente, già annunciando alla vista la cristallina purezza espressiva che lo contraddistingue. Il profilo olfattivo è fine ed elegante, con profumi intensi di agrumi fragranti, scorza d’arancia, bergamotto, raffinate sfumature floreali, cenni vegetali, delicate note speziate e un sottofondo piacevolmente balsamico. L’ingresso al palato è ricco, ampio e avvolgente, con un’affascinante sfaccettatura, che conduce verso un finale di grande freschezza e buona persistenza gustativa.
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Il Clairet Ottin si presenta come un'affascinante incursione nella tradizione vitivinicola della Valle d'Aosta. Questo vino, un blend storico di uve Nebbiolo e Neiret, risveglia antichi sapori e rivisita l'originale 'chiaretto', celebrando la finezza, la leggiadria e il colore leggero che ne caratterizzano l'essenza. La Cantina Ottin si distingue per il suo impegno nella valorizzazione del territorio e delle sue caratteristiche peculiari, trasformando il vino in un'autentica espressione del paesaggio montano. Il nome 'Clairet' evoca un'epoca dimenticata e riporta alla luce una tradizione secolare, offrendo al consumatore un'esperienza senza tempo. Situata tra i comuni di Quart e Saint-Cristophe, a un’altitudine di 650 metri sul livello del mare, la cantina che dà vita a questo Clairet Ottin sorge su terreni difficili da lavorare, caratterizzati da forti pendenze, uno scheletro molto grande e terreni morenici e sabbiosi. Le tecniche di coltivazione privilegiano la sostenibilità e il rispetto dell'ambiente, con un'attenzione particolare alla coltivazione biologica. La vendemmia avviene manualmente, seguita da una fase di appassimento in cella di 15 giorni, che conferisce al vino una profonda complessità. La breve macerazione a freddo è seguita da una fermentazione alcolica di circa 10 giorni, per poi passare alla maturazione, che avviene per 24 mesi in tonneaux di rovere francese, dove il vino si evolve e si arricchisce di aromi e sapori. Come step conclusivo, il vino riposa 12 mesi in bottiglia. Il Clairet Ottin è una sinfonia di profumi e sapori che delizia i sensi e conquista il cuore degli intenditori. Il suo colore rosso rubino vivace, con sfumature granate, fa da copertina a un bouquet complesso e avvolgente. I profumi floreali di viola e rosa si fondono armoniosamente con le note balsamiche e mentolate, creando un profilo olfattivo dinamico e intrigante. Al palato, il vino si distingue per il suo tannino elegante e il sorso lungo e vibrante, che lascia una sensazione di energia e vitalità. Questo Clairet si presta ad abbinamenti raffinati e creativi come i piatti della cucina tradizionale valdostana assicurando un momento celebrativo da condividere con amici e familiari.
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Il vino rosso Barolo “Parafada” rappresenta una delle molteplici facce del terroir di Serralunga d’Alba che Palladino, realtà produttiva situata proprio all’interno di questo comune, ha la fortuna di poter raccontare. Il “Parafada” è un’etichetta più tenebrosa rispetto agli altri Barolo realizzati dalla cantina, che si annuncia al naso in prima battuta con aromi profondi, derivanti dall’affinamento, lasciando che le note primarie del Nebbiolo emergano in un secondo momento. Una bottiglia di carattere e personalità, che richiede qualche istante per essere capita, ma che poi vi rapirà come pochi altri vini sanno fare. Il “Parafada” è un Barolo che ha origine dall’utilizzo in purezza di uva Nebbiolo, coltivato dal team della cantina Palladino all’interno di uno dei crus che compongono quel puzzle di territori circostante al comune di Serralunga d’Alba, e che dà il nome all’etichetta stessa, Parafada. Qui il terroir è composto da una matrice calcareo-marnosa, e i vigneti si trovano a un’altezza ricompresa fra i 260 e i 370 metri sul livello del mare, dotati di un’esposizione ottimale, rivolta verso sud. Gli acini, una volta raccolti e giunti nei locali adibiti alla vinificazione, fermentano in acciaio, per poi maturare dapprima per 24 mesi in botti grandi di rovere, e poi, dopo l’imbottigliamento, per altri 12 mesi direttamente in vetro. Questo “Parafada” è un Barolo che, all’esame visivo, si manifesta con un colore molto luminoso, che richiama la tonalità del granato. Ampio e stratificato il naso, che sviluppa note balsamiche e speziate, a cui si alternano aromi profondi di frutta rossa decisamente matura. All’assaggio è solido, di ottimo corpo, con un sorso fasciante che si caratterizza per una piacevole freschezza, da cui emerge una traccia minerale; termina con un finale di ottima persistenza. La cantina Palladino, maestra nel declinare la DOCG del Barolo con diverse etichette che rispecchiano i differenti crus di provenienza, ci regala un rosso dal profilo articolato, che, in cucina, necessita di pietanze in grado di esaltarne la struttura.
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“Grosso Sanese” Gran Selezione figura come la creazione di punta di Podere Il Palazzino all’interno della denominazione Chianti Classico, un’etichetta dedicata alla storia del territorio. Il Grosso ha rappresentato la moneta d’argento più diffusa in Europa e nel Levante a partire dall’ultimo scorcio del XII secolo: la prima documentazione esistente intorno alla moneta della Repubblica di Siena data al 1182. L’iconografia delle monete senesi si perpetua nei secoli, raffigurando una S al dritto e una croce sul rovescio. Podere il Palazzino realizza il suo Chianti Classico Gran Selezione “Grosso Sanese” a partire dal Sangiovese allevato in una parcella di 2 ettari attigua alla cantina, un casolare ristrutturato nel corso del Settecento con la riforma agraria di Pietro Leopoldo I. Il suolo presenta una matrice calcarea ed è composto essenzialmente da alberese e galestro, le pietre più o meno antiche originate dal compattamento dell’argilla in epoche geologiche e che nella stagione secca si sfaldano tra le mani. L’altitudine è qui prossima ai 400 metri sul livello del mare e l’esposizione rivolta a sud-sud-est. La vendemmia viene effettuata manualmente, con una resa di circa 60 quintali per ettaro e la vinificazione è realizzata in legno: la fermentazione ad opera dei lieviti indigeni ha luogo in tini tronco-conici di rovere da 50 ettolitri e prosegue con macerazione sulle bucce per 30 giorni, mentre la malo-lattica si svolge spontaneamente dopo travaso in barrique. L’affinamento avviene in barrique di rovere di Allier, nuove per un terzo, e si protrae per un periodo di 18 mesi: al termine si procede all’assemblaggio delle botti e all’imbottigliamento, con riposo finale in cantina di ulteriori 6 mesi. Il Chianti Classico Gran Selezione “Grosso Sanese” di Podere Il Palazzino si presenta all’occhio con un intenso colore rosso rubino dai riflessi granato. L’impatto al naso è caratterizzato immediatamente da un fruttato profondo di confettura d’amarene e dall’agrumato della scorza d’arancia essiccata, mentre sullo sfondo emergono sentori evoluti di cacao e tabacco, con un finale su note di tabacco e cenni di vaniglia. L’assaggio fa onore al suo nome: caldo e vellutato, con una trama tannica molto fine, è accompagnato da una decisa mineralità e il finale svela una sorprendente freschezza.
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Il Single Malt Whisky 8 anni firmato da Port Askaig è una di quelle etichette, che, assaggiata a occhi chiusi, impiega poco a rivelare le proprie origini e la propria personalità. Già, perché sin da subito non si fa fatica a notare le sensazioni torbate e saline che accomunano i Whisky prodotti sull’isola di Islay, la “regina delle Ebridi” tanto cara agli appassionati di questo distillato. Port Askaig conferma la propria capacità nel selezionare esclusivamente i lotti migliori realizzati dalle diverse distillerie presenti sull’isola, facendo affinare questo Single Malt per otto anni in legno di rovere americano, dando vita a una bottiglia di ottima qualità. Il Whisky Single Malt 8 anni Port Askaig nasce da un attento lavoro di selezione, volto a ricercare le produzioni migliori che prendono vita sull’isola di Islay. In questo caso ci si è concentrati su una partita realizzata partendo dalla distillazione di puro malto d’orzo, lasciata affinare per un periodo di otto anni in botti di rovere americano. Port Askaig procede quindi con l’imbottigliamento, che, è bene ricordare, non prevede alcuna filtrazione a freddo né l’aggiunta di coloranti artificiali. Questo Whisky Single Malt invecchiato 8 anni e firmato dalla distilleria Port Askaig, si presenta nel bicchiere con un colore giallo dorato, molto profondo e intenso. Il bouquet di profumi che avvolge il naso racconta gli aromi tipici dell’isola di Islay, con sensazioni speziate e torbate che si arricchiscono di note più iodate, da cui emerge anche un leggero rimando al limone. In bocca è di ottimo impatto, con un sorso potente e muscolare, che si muove su una trama sapida e marina; termina con un finale dotato di ottima persistenza. Un’etichetta dai sapori forti, dedicata agli appassionati di Whisky che impazziscono per la torba.
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Il Barbaresco “Montersino” della cantina Albino Rocca è un vino rosso elegante e raffinato prodotto a Barbaresco, in provincia di Cuneo, in Piemonte. Questa etichetta è ottenuta da uve Nebbiolo in purezza provenienti dal vigneto Montersino, cru con esposizione sud situato a circa 310 metri di altitudine sulle colline di San Rocco Seno d’Elvio, a ridosso di Treiso. Le viti, che hanno un’età media di circa 20 anni, vengono allevate con il metodo tradizionale a spalliera con potatura a guyot su terreni caratterizzati da suoli calcareo-argillosi con presenza di strati sabbiosi, arenarie e tufo. La cantina, proprietaria di circa 18 ettari vitati, è una realtà a conduzione famigliare fondata nel 1960 da Albino Rocca e poi portata avanti dal figlio Angelo che è stato un grande innovatore e precursore di quelle che poi saranno le tendenze dei produttori cosiddetti modernisti. Il Barbaresco “Montersino” è prodotto con uve attentamente selezionate e vendemmiate a mano verso la prima decade di ottobre. I grappoli, portati in cantina, vengono sottoposti a una diraspapigiatura delicata per poi svolgere la fermentazione alcolica in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata con una macerazione sulle bucce di all’incirca 20 giorni. Successivamente si procede alla svinatura e conseguente pressatura delle bucce, dopodiché il vino resta in affinamento in botti di rovere tedesco e austriaco da 20 ettolitri per almeno 24 mesi, per poi procedere all’imbottigliamento e maturare in bottiglia per ulteriori 7/8 mesi prima della messa in commercio. Il “Montersino” Barbaresco di Albino Rocca si presenta alla vista di un colore rosso rubino tendente al granato. Al naso compaiono intensi aromi di frutta rossa matura e frutti di bosco, tra cui la ciliegia, il lampone e il ribes, note floreali di viola e di spezie selvatiche, sentori eterei e leggeri sbuffi minerali. In bocca è robusto, profondo, vivo e animato da una vibrante freschezza che si conclude su tonalità minerali. Questo della cantina Albino Rocca è un Barbaresco di carattere, avvincente, equilibrato, fine e molto gradevole.
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Il Gin “Z44” della distilleria altoatesina Roner è una versione particolarmente fresca, profumata e balsamica di questo tradizionale distillato, che negli ultimi anni sta vivendo un periodo di particolare interesse da parte degli appassionati, sempre alla ricerca di novità e d’interpretazioni originali. Roner propone un’etichetta dal volto tipicamente territoriale. Il Gin è realizzato con un’infusione di una selezione di erbe botaniche, che provengono principalmente dalla regione e donano un profilo alpino, caratterizzato da profumi di boschi di montagna, di pini, di erbe alpine e di fiori delle malghe. Proprio questa connotazione tipicamente altoatesina, rende il Gin interessante e speciale. Si può degustare liscio o può essere utilizzato per preparare cocktail. Il “Z44” Gin è un’etichetta realizzata da Roner, uno dei nomi più famosi della distillazione dell’Alto Adige. Si tratta di una realtà storica che ha iniziato l’attività nel secondo dopoguerra in modo artigianale, con un piccolo alambicco per una produzione locale. Oggi siamo alla terza generazione e l’azienda produce una vasta gamma di distillati, oltre alle tradizionali grappe. Non poteva mancare un Gin, il distillato internazionale volutamente reinterpretato secondo la tradizione e il gusto del territorio, per farne un vero prodotto dal volto altoatesino. I processi di distillazione accurati, realizzati con alambicchi continui e discontinui, l’acqua purissima delle sorgenti delle vette alpine ed erbe botaniche di montagna, tra cui spiccano, oltre alle bacche di ginepro, pigne di pino cembro, erbe e fiori di campo, garantiscono un prodotto di alta qualità. Il “Z44” Roner è un Gin dal profilo fresco e tipicamente alpino, vera espressione dell’antica maestria di una delle distillerie più famose dell’Alto Adige e della qualità di un’accurata selezione di erbe botaniche. Il Gin si presenta nel bicchiere con una veste assolutamente cristallina, luminosa e perfettamente trasparente. Il profilo olfattivo esprime delicate note di violetta, di fiori di campo, erbe alpine, erbe officinali, aromi di pino cembro e delicati cenni speziati. L’ingresso al palato è intenso e caldo, con uno sviluppo gustativo armonioso, delicato, che va a chiudere su note fresche e piacevolmente balsamiche.
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Il Rosso Western Cape “Baron Edmond” di Rupert Rothschild è un vino intenso, elegante, strutturato e destinato al lungo invecchiamento, vera punta di diamante di questa interessante realtà nata dall’incontro di due grandi famiglie del mondo del vino. La prestigiosa etichetta è il risultato della fusione della storica tradizione dei famosi rossi di Bordeaux con il carattere del terroir sudafricano. Dedicata alla memoria del barone Edmond de Rothschild, è realizzata secondo i canoni classici dei migliori tagli bordolesi, con il solo obiettivo di proporre un rosso di alta gamma, dedicato ai più fini intenditori, che amano scoprire le eccellenze del Nuovo Mondo. “Baron Edmond” Rosso Western Cape di Rupert Rothschild è il risultato dello stile e dell’antico savoir-faire bordolese, trapiantato nelle terre del Sudafrica. Per produrre grandi vini nel Nuovo Mondo, l’azienda ha acquisito una delle più antiche e prestigiose tenute della regione dello Stellenbosch, il podere Franschhoek, fondato da coloni francesi verso la fine del XVII secolo. Il vino nasce da una percentuale maggioritaria di uve Merlot, integrate da Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Malbec, secondo la tradizionale usanza dei classici tagli bordolesi. Le vigne hanno un’età compresa tra i 15 e i 27 anni e sono coltivate nella celebre zona dello Stellenbosch, tra le più vocate in assoluto del vigneto sudafricano. Le diverse varietà sono vinificate separatamente seguendo le diverse epoche di maturazione. Le fermentazioni si svolgono in vasche d’acciaio inox con una macerazione sulle bucce di circa tre settimane. Il vino matura per 18 mesi in barrique di rovere francese da 225 litri e completa il suo affinamento in bottiglia. Il Western Cape Rosso “Baron Edmond” della cantina Rupert Rothschild è un grande vino che farà la gioia di tutti gli appassionati di Bordeaux. Anche se già piacevole da degustare subito, migliorerà dopo qualche anno di affinamento in bottiglia, ma non abbiate timore a dimenticarlo in cantina, possiede, infatti, un potenziale di invecchiamento di almeno 15 anni. Di colore rosso granato intenso e luminoso esprime un bouquet con aromi di mirtillo, ribes nero, more selvatiche, ciliegia matura, sfumature vegetali di erbe balsamiche, cenni di cioccolato fondente e morbide spezie orientali. Ricco e strutturato, ha una tessitura tannica fitta e matura, avvolta da aromi ricchi e persistenti, che regalano un finale lungo e armonioso.
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Il Gin Barrel di Sabatini è un distillato intrigante che richiama i profumi e i sapori della Toscana, configurandosi come un eccezionale gin da meditazione. La nascita del marchio Sabatini si deve a Filippo, Enrico, Niccolò e Ugo, rappresentanti di due rami della famiglia Sabatini che nel 2015 hanno fondato questa realtà produttiva di Cortona con l’obiettivo di rendere omaggio al proprio rapporto con il territorio. Le origini del legame tra la famiglia e il mondo dei distillati risalgono ai primi anni del secolo scorso, periodo in cui Guglielmo Giacosa, nonno materno di Ugo Sabatini, aprì una distilleria di proprietà dopo il diploma in Enologia. Sabatini Gin Barrel viene realizzato a partire da un’accurata selezione di botaniche quali il ginepro, l’iris fiorentino, il coriandolo, le foglie di olivo, la salvia, il timo, la lavanda, il finocchietto selvatico e la verbena odorosa. Questi ingredienti vengono lavorati attraverso la tecnica del London Dry Gin, che consiste nel porre in infusione le botaniche per un periodo più o meno prolungato, per poi procedere con la distillazione in alambicchi tradizionali o in corrente di vapore. Inoltre, lungo l’intero processo è esclusa l’aggiunta di sostanze aromatiche o coloranti artificiali. A seguito della distillazione il gin viene invecchiato in ricercatissime botti di rovere impiegate in precedenza per la maturazione di vino Chardonnay della Toscana. All’esame visivo, il Gin Barrel Sabatini si presenta con un aspetto cristallino e trasparente. L’olfatto si mostra rotondo e delicato nei suoi profumi di erbe mediterranee e spezie fini, impreziositi da sorprendenti e fresche sensazioni che richiamano la campagna toscana e l’uva appena colta. Pieno e avvolgente il sorso, con il passaggio in legno che dona spessore e bilancia la vena balsamica dovuta all’impiego di erbe come la lavanda, il ginepro e la salvia.
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Il “Vigorello” di San Felice è un Super Tuscan inedito nato dall’originale progetto di assemblare insieme il Pugnitello, particolare varietà autoctona della Toscana centrale, con i classici vitigni che compongono i rossi bordolesi. Una bottiglia che riflette l’eccellente attitudine del territorio del Chianti Classico alla coltivazione di finissime espressioni di differenti vitigni, locali e internazionali. Un’etichetta della linea “premium” della nota cantina di Castelnuovo Berardenga, gioiello architettonico e naturalistico dal prestigio ineguagliabile, da aprire subito o da conservare in cantina per apprezzarne la sicura evoluzione aromatica. San Felice “Vigorello” è a base di uve Pugnitello (35%), Cabernet Sauvignon (30%), Merlot (30%) e Petit Verdot (5 %). I vigneti, ubicati in contrada San Felice, sono disposti su terreni di medio impasto che contengono tracce di Alberese e Galestro, le rocce tipiche di questa zona. La vendemmia, frazionata per varietale va dalla prima settimana di settembre alla prima settimana di ottobre, viene effettuata a mano. I grappoli vengono vinificati in acciaio, dove avviene una macerazione di circa 25 giorni al quale segue un invecchiamento in barrique di rovere francese per circa 20 mesi. L’estrema accuratezza nella selezione delle uve e una lavorazione in cantina rispettosa del frutto rendono questo rosso di San Felice un’espressione autentica ed esclusiva del noto territorio chiantigiano. Un colore rosso compatto colpisce la vista e ne fa presagire l’ampia struttura. Un quadro olfattivo variegato, connotato da note di confettura di mirtilli, ciliegia e sentori speziati di caffè e pepe nero introduce a un palato decisamente caldo in cui emergono tannini maestosi e morbidi e un finale lungo e balsamico. Da provare in abbinamento a piatti a base di agnello e selvaggina arrosto.
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Lo Chardonnay Opoka di Simcic è un vino che fonde opulenza e complessità, in un'espressione di rara finezza. La linea Opoka rappresenta l'eccellenza nella produzione di Marjan Simcic, vero e proprio baluardo del Collio Sloveno, essendo frutto di un particolare cru dove vengono custodite viti vecchie, atte a dar vita a frutti di particolare qualità. Qui, in quel di Brda, Marjan coltiva 18 ettari dislocati tra Italia e Slovenia, e popolati dai vitigni più noti in zona quali Ribolla, Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignonasse e altri ancora. Interpretazioni autentiche, che prediligono una ricca espressione del frutto, e che riescono a coniugare suadenza e definizione. Da provare senza indugio! Il bianco Chardonnay Opoka proviene da una selezione di vecchie viti in purezza dell'omonimo vitigno, espressione dei possedimenti più vocati di Marjan. Vini prodotti solo nelle annate ritenute eccellenti dal vignaiolo stesso e che per questo devono soddisfare requisiti precisi e lunghi affinamenti in legno. Nel caso dello Chardonnay, le uve dopo essere state raccolte manualmente, vengono portate in cantina dove avverrà la fermentazione spontanea con macerazione sulle bucce di circa 4 giorni in tini di rovere da 3000 litri. L'affinamento vero e proprio dura 23 mesi in botti di rovere da 2500 litri con ulteriore sosta in vetro di 4 mesi. Il vino Chardonnay Opoka ha veste dorata, che rasenta il colore dell'ambra. Grandissima ricchezza e definizione, che si estrinseca in richiami al burro fuso, alla nocciola, al miele ed alla frutta secca. L'affinamento in legno porta in dote una leggera tostatura, che completa il quadro olfattivo. All'assaggio il vino non delude le aspettative, mostrando potenza e tattilità vellutata, ravvivate da una spina dorsale fatta di sapidità e leggera freschezza. Lunghezza interminabile e coesione per una grande bottiglia, da destinare ad occasioni speciali.
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“Vidonia” di Suertes del Marques è un Listan Blanco in purezza proveniente da importanti parcelle di proprietà e che la bodega di Jonatan Garcia Lima vinifica all’interno della propria gamma dei Vinos de Parcela, le creazioni più tipicamente territoriali. È questa una varietà sicuramente tipica dell’isola di Tenerife, ma che si può facilmente incontrare in diverse parti della penisola iberica e che suona col più familiare nome di Palomino Fino, per esempio, a Jerez. Il nome in etichetta richiama la storia del XVII secolo, il periodo di maggior splendore del commercio vinicolo delle isole Canarie, quando il termine Vidonia indicava genericamente i vini bianchi prodotti nel nord di Tenerife, regolarmente esportati nel Regno Unito e nelle Indie Occidentali. Il Listan Bianco “Vidonia” è realizzato da Suerte del Marques come interpretazione di tre differenti parcelle che si trovano nella parte centrale e nella parte orientale della Valle Orotava, lungo i pendii settentrionali del vulcano Teide, la vetta più alta di tutta la Spagna. El Barranco, La Solana, El Ciruelo sono vigneti ubicati ad altitudini comprese fra i 350 e i 520 metri sul livello del mare, in cui vengono allevate vecchie viti non innestate di Listan Blanco che hanno raggiunto età variabili tra i 60 e 120 anni. Il sistema di allevamento è un originale cordone intrecciato, metodo utilizzato unicamente su Tenerife: le piante protendono i propri rami parallelamente al suolo e in direzione della valle, senza doversi alzare molto in altezza, a propria difesa dal vento. Il suolo è essenzialmente vulcanico e presenta una sottile copertura argillosa. La vendemmia si compie manualmente tra la fine di agosto e la fine di settembre e le uve vengono diraspate in cantina per essere avviate ad una fermentazione spontanea con i soli lieviti indigeni, in botti di rovere da 500 litri; la fermentazione malo-lattica è svolta solo parzialmente, negli stessi contenitori. Il periodo di affinamento si compie in foudre di rovere francese da 25 ettolitri per 10 mesi. “Vidonia” della bodega Suerte del Marques si presenta di un bel giallo dorato acceso. I profumi impattano con grande freschezza e armonia: note floreali da cui emergono la camomilla e sfumature vegetali e speziate, come finocchio, anice, zenzero. Elegante si presenta una sensazione aromatica di legno di sandalo e una chiusura minerale di pietra focaia. Roccioso è anche l’assaggio, con una ricca vena salina, ma allo stesso tempo sostanzioso e con una viva freschezza che incita la bevuta. Un bianco da pesce in tutte le sue versioni: frittura, risotto, pasta, antipasti caldi.
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Il Gin Gold Compound ‘Capjari’ del marchio milanese TS Spirits si configura come un premium gin versatile e allo stesso tempo di carattere realizzato attraverso l’unione di tradizione e innovazione. Si tratta di un distilled compound gin prodotto in edizione limitata a partire da botaniche prevalentemente di origine italiana, selezionate e lavorate mirando alla creazione di un gin universale. La tecnica del distilled compound gin si basa sulla combinazione tra un alcool ottenuto dalla distillazione in presenza di ginepro e di un estratto aromatico di botaniche varie, nel caso specifico ottenute attraverso un’infusione a freddo. TS Spirits Gin Gold Compound ‘Capjari’ viene elaborato a partire dalla combinazione di 11 botaniche, in prevalenza italiane, tra cui ginepro, cardamomo, coriandolo, cannella, liquirizia, scorza di agrumi, chiodo di garofano, radice di giaggiolo toscano e pepe lungo di Giava. In particolare, il ginepro viene dapprima posto in infusione a freddo e quindi distillato singolarmente per esaltare i suoi aromi. Le restanti dieci botaniche vengono sottoposte a un lungo processo di distillazione separata da cui si ricavano delle essenze molto aromatiche, che vengono quindi sapientemente miscelate tra loro e con il distillato di ginepro senza andare incontro a una nuova distillazione. Il ‘Capjari’ Gin Gold Compound della realtà produttiva TS Spirits è di colore giallo brillante. Accostando il bicchiere al naso si percepiscono intense sensazioni di ginepro che si fondono con dolci sentori di pasticceria e con note di spezie e citronella. Poderoso e deciso l’ingresso al palato, morbido e molto equilibrato, dal finale nitido e armonioso ricco di spunti aromatici. Si tratta di un gin di eccezionale versatilità che trova la sua massima esaltazione nel Gin Tonic o in cocktail dal gusto complesso come il Martini, classici o rivisitati.
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La giovane realtà produttiva milanese TS Spirits presenta il Gin Premium Double Distilled ‘Capjari’, un pregiato distillato che si fa apprezzare, tra le altre cose, per la sua ampia gamma olfattiva che spazia tra sentori floreali, speziati e balsamici. Alla guida del marchio TS Spirits ci sono Fabio Todesco ed Eugenio Speroni, amici d’infanzia che hanno iniziato per passione a distillare piccoli lotti a livello amatoriale parallelamente alla propria attività lavorativa come manager e brand ambassador di nuove tecnologie in ambito sostenibilità. Nel 2021, dopo 10 lunghi anni di studi, ricerche e sperimentazioni, i due soci hanno dato alla luce il primo gin firmato TS Spirits. Il Premium Double Distilled ‘Capjari’ Gin TS Spirits deriva dalla combinazione di 11 differenti botaniche, prevalentemente di origine italiana, tra cui ginepro, cardamomo, coriandolo, cannella, liquirizia, scorze di agrumi, chiodo di garofano, giaggiolo toscano e pepe lungo di Giava. In particolare, il ginepro viene infuso e distillato singolarmente in modo tale da esaltarne l’aroma, mentre le altre dieci botaniche vengono sottoposte a un lungo processo di infusione separata. Segue la sapiente miscelazione tra gli infusi e il distillato di ginepro e una nuova distillazione tramite alambicco di rame discontinuo. TS Spirits Gin Premium Double Distilled ‘Capjari’ ha un aspetto trasparente e cristallino. L’olfatto si articola su vivide percezioni di ginepro e zenzero, sentori agrumati e speziati e affascinanti profumi floreali di iris. Intenso, vellutato e agile l’assaggio, caratterizzato da una progressione molto bilanciata e nitida che poggia su coerenti ritorni di agrumi e spezie varie. Il consiglio è quello di provare il Gin Premium Double Distilled ‘Capjari’ sia liscio sia all’interno di cocktail classici o fantasiosi in modo tale da apprezzare appieno la sua universalità.
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Il Rosso del Conte Tenuta Regaleali – Tasca d’Almerita costituisce una pregevole espressione dal gusto caldo e vellutato, iconica etichetta di questa importante realtà vitivinicola siciliana. Infatti, il Rosso del Conte è stata una di quelle bottiglie capaci di cambiare il destino enologico di tutta la Sicilia, orientando la produzione regionale verso la qualità già durante i primi anni ’70. Si tratta di un blend dei vitigni autoctoni Nero d’Avola e Perricone, provenienti dal vigneto San Lucio, la prima grande parcella di circa 7 ettari individuata dalla tenuta. Tenuta Regaleali – Tasca d’Almerita Rosso del Conte deriva da un assemblaggio di Nero d’Avola (58%) e Perricone (42%), varietà allevate ad alberello a circa 480 metri sul livello del mare su terreni franco-sabbiosi di colore bruno-giallastro, in parte calcarei e con una lieve presenza di scheletro. Buona parte delle viti sono state impiantate nel 1959 e la restante parte nel 1965. In cantina, la fermentazione alcolica si svolge in vasche di acciaio inox, con 20 giorni di contatto tra il mosto e le bucce e completo svolgimento della fermentazione malolattica. L’invecchiamento di 18 mesi ha invece luogo in barrique di rovere francese di Allier e Tronçais nuove precede l’imbottigliamento e l’ulteriore riposo in vetro prima dell’uscita sul mercato. Il Rosso del Conte di Tenuta Regaleali – Tasca d’Almerita è di colore rosso rubino brillante. Ricco, intenso e speziato il panorama olfattivo, descritto da sentori di frutti rossi, spezie dolci, liquirizia e caffè, impreziositi da note mediterranee di olive e frutta secca tostata. In bocca l’avvolgente morbidezza è ben equilibrata da buona freschezza e marcata sapidità, in un connubio elegante e armonioso, di lunga persistenza. Un classico dell’enologia sicula, gustoso già in gioventù ma capace di evolvere in bottiglia per lungo tempo.
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Il Lessona "Omaggio a Quintino Sella" di Tenute Sella è il fiore all’occhiello della cantina. Un omaggio ad uno dei membri di spicco della famiglia proprietaria della stessa tenuta: Quintino Sella, uno dei fautori dell’Unità d’Italia. Solo le annate ritenute migliori vengono innalzate al rango di riserva, in vista di un’eccellenza senza compromessi. Le viti Nebbiolo e Vespolina sorgono nell’Alto Piemonte, nel comune di Lessona, e hanno un’età media di 50 anni. I vigneti sono radicati ad un’altitudine di 330 metri sopra il livello del mare ed esposti a Sud-Ovest, su terreni costituiti da sabbie marine. Le uve vengono selezionate prima in vigna, durante la vendemmia, poi in cantina, su un tappeto di cernita. Avvenuta la pigiadiraspatura, viene avviata la fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox con rimontaggi e delestage, facendo rimanere il mosto a contatto con le bucce per 26 giorni. La fermentazione malolattica avviene in botti grandi di legno in maniera naturale in primavera, con il rialzo delle temperature. L’affinamento prosegue all’interno delle stesse botti grandi di rovere di Slavonia per un periodo di 48 mesi. Il Lessona "Omaggio a Quintino Sella" tinge il bicchiere in maniera elegante, di una bellissima tonalità rosso granato. Al naso si apre inizialmente su sentori minerali, per poi proseguire intensamente su sensazioni di piccoli frutti rossi del sottobosco, radici di liquirizia, note vegetali e floreali, dai rimandi speziati che pizzicano quasi l’olfatto. Al palato il sorso è aristocratico, energico, avvolgente, dai tannini setosi, succoso e dal finale balsamico. Un vino che sigilla ricordi indelebili!
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Il Gewurztraminer Vendemmia Tardiva "Terminum" di Tramin è un vino che vi inebrierà con i suoi profumi. Profumi che nascono nel cuore dell’Alto Adige nella cantina Tramin, una realtà d’eccellenza del territorio, nella culla perfetta del Gewurztraminer. Siamo a Termeno, lungo la Strada del Vino, in un luogo dalla bellezza unica dove le vicine cime dolomitiche proteggono i vigneti dal vento; vigneti esposti a mezzogiorno e che godono di grandi escursioni termiche; l’ambiente perfetto per concentrare gli zuccheri e per sviluppare aromi unici e una bella freschezza. Il Gewurztraminer Vendemmia Tardiva "Terminum" di Tramin nasce dal vigneto di Sella a Termeno, a un’altitudine che oscilla tra i 400 e i 500 metri sul livello del mare; qui abbiamo un suolo ricco di ghiaia e argilla e troviamo una peculiarità molto interessante: il vigneto, nonostante sia posto in collina, non gode del tipico vento che proviene dal Lago di Garda dal momento che è situato in una piccola conca. E’ questo un incredibile vantaggio per il “Terminum” visto che la pregiata muffa nobile che si sviluppa sugli acini ha una maggiore possibilità di svilupparsi e di evolvere positivamente. La vendemmia è tardiva, avviene generalmente durante la metà di dicembre e dopo dodici ore di maturazione, l’uva viene pressa prima e lasciata maturare in barrique di rovere francese. Con una capacità di invecchiamento davvero notevole, anche fino a 20 anni, il Gewurztraminer Vendemmia Tardiva "Terminum" di Tramin si presenta nel calice con un bel giallo dorato e offre da subito un profumo intenso floreale e fruttato con piacevoli note di miele e di cannella. Il Gewurztraminer Vendemmia Tardiva "Terminum" di Tramin è un vino di grande struttura e di lunghissima persistenza, semplicemente unico, perfetto per accompagnare formaggi erborinati, foie gras e pasticceria secca.
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Il Cornas “Granit 30” di Vincent Paris è un rosso francese di grande stile ed eleganza realizzato con metodi artigianali da un giovane e schivo vigneron della Valle del Rodano. Qui è ovviamente l’uva Syrah la protagonista indiscussa che viene interpretata da Vincent Paris in una versione vinosa e piacevoli con aromi fruttati decisamente marcati. La cantina è nata nel 1997 e tutto è partito proprio da un solo ettaro proprio di Syrah a Cornas. Questo vino segna l’inizio della storia vinicola di Vincent e mette le basi per un lavoro straordinario fatto anche sulle altre varietà tipiche della zona. Con il “Granit 30” di Vincent Paris si vola a Cornas, denominazione francese di grande prestigio e tradizione con sede nella Valle del Rodano. La particolarità del domaine è però quella di essere localizzata nel settore settentrionale della valle, tra il fiume e il Massiccio Centrale; questo significa essenzialmente che le vigne hanno pendenze da capogiro che si aggirano tra il 30% e 60%. Altra conseguenza della morfologia del territorio è la presenza tra i filari di granito - presente anche nel nome del vino in etichetta - spesso sottoforma di pietre e ghiaia. In cantina l’approccio di Vincent per questo vino è non-interventista: le uve vengono sottoposte a una prima macerazione a freddo di una settimana a qui segue la fermentazione alcolica spontanea. Il riposo di almeno 12 mesi in botti di legno di rovere usate dona morbidezza e complessità al vino. Il “Granit 30” di Vincent Paris è un rosso a base Syrah che vi convincerà per la sua anima fruttata e vinosa. Il colore è rosso intenso con i tipici riflessi violacei dell’uva di partenza; agitando delicatamente il calice è possibile già percepirne alla vista la struttura, scorgendo gli archetti sulle pareti del bicchiere. Al naso sono gli aromi di frutti rossi maturi a fare da padroni, soprattutto di ribes, prugna e mora, contornati da piacevoli sfumature di spezie esotiche, in particolare pepe nero e cardamomo. Il sorso infine è pieno e rotondo, con sensazioni fruttate e tannino ben amalgamato.
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Il Sake Umeshu Suppai è prodotto dalla sakagura Heiwa, una realtà produttiva creata all’inizio del ‘900 a Kainan City, nel territorio della Prefettura di Wakayama, che si trova nella parte meridionale Giappone. La zona è da sempre vocata all’arte del Sake, grazie a una tradizione secolare nella produzione di riso di ottima qualità e per la disponibilità di acque cristalline provenienti dalle sorgenti incontaminate delle vicine montagne. L’etichetta è una preziosa specialità che unisce due eccellenze del Sol Levante, il Sake e le prugne giapponesi. Il termine Umeshu Suppai, infatti, fa proprio riferimento alla caratteristica nota acidula tipica del frutto utilizzato ancora leggermente acerbo. L’Umeshu Suppai Heiwa è un Sake realizzato secondo le più antiche tradizioni artigianali giapponesi, impreziosito da un tocco fruttato, che ne rende il profilo aromatico unico e particolarmente accattivante. La base di partenza è come sempre costituita dal riso sakamai, la varietà tipica giapponese utilizzata per il Sake. Le prime fasi della lavorazione seguono il disciplinare classico, con la levigatura dei chicchi, il trattamento con koji (Aspergillus oryzae) per trasformare l’amido in zucchero e la fermentazione grazie all’azione de lieviti Saccharomyces cerevisiae. La parte finale della lavorazione prevede l’infusione nel Sake di prugne ancora acerbe, in una quantità molto superiore alla media, e il successivo invecchiamento con macerazione per ben tre anni, in modo che il frutto possa rilasciare tutti i suoi aromi. Il Sake Umeshu Suppai prodotto da Heiwa è una versione sorprendente, che conquista per il suo carattere fruttato, ricco e complesso. Offre un’esperienza gustativa unica nel campo del Sake. Si presenta di colore aranciato con lievi riflessi ramati ed esprime aromi intensi di prugna. Al palato è succoso e polposo, con una dolcezza fruttata perfettamente bilanciata da una nitida vena di freschezza acida. È ottimo da degustare fresco al momento dell’aperitivo o a fine pasto.
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Il Camartina di Querciabella è un vino di altissimo pregio, dotato di grande personalità ed eleganza. Un rosso che esprime un carattere preciso, nonostante l’impatto internazionale. La cantina Querciabella fu acquisita da Pepito Castiglioni negli anni Settanta e dopo la scomparsa del fondatore è gestita dal figlio di Pepito, Sebastiano. Nel 1988, con grande intuito, l’azienda agricola è stata convertita al biologico e dal 2000 ha introdotto nei propri vigneti le pratiche della biodinamica, diventando in Chianti Classico un punto di riferimento per la tutela del territorio e dell’ambiente. Nella tenuta i principi della biodinamica sono applicati in maniera razionale: le pratiche agronomiche sono studiate con serietà e sono frutto di attente sperimentazioni. La scelta di operare in biodinamico si inserice in una visione molto rispettosa della natura da parte di Sebastiano Castiglioni. Caratteristica di quasi tutti i vigneti chiantigiani è l’altitudine piuttosto elevata, che conferisce freschezza, grazia e finezza ai vini di Querciabella, in particolare a questo splendido Camartina. Un vino che ha portato la cantina a distinguersi nel panorama vitivinicolo nazionale per la sua produzione d’eccellenza e per la sua precisione stilistica. Il Camartina è un grande vino, dotato di grandissime potenzialità di invecchiamento: un rosso intenso ed elegante, fiero prodotto di queste zone chiantigiane, sempre capaci di regalarci vini stupendi.
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